” L’innocenza della bellezza e …del mostruoso… è disarmante.
Il turbamento ha origine quando si manifesta l’esperienza del bello poichè ogni oggetto di seduzione contiene qualcosa di mostruoso. Tra un essere bellissimo e un essere terrificante non c’è una grande distanza .
La bellezza è un accessorio inaccessibile come il mostruoso , è il proibito che non si osa amare , è la crudeltà dell’innocenza , la mediocrità dei gesti quotidiani celata dal bisogno di combinare ogni eccesso con elementi riconosciuti come innocui . Eccesso che diviene nell’opera di Sergio Padovani palcoscenico impietoso;
alienazione e decadenza si mantengono nella materia pittorica , nella messa in scena di un universo ove il corpo non rappresenta solo se stesso , ma paure e segreti , esitazione e riserbo , la descrizione di un attonito imbarazzo ”

Marinella Bonaffini , Marco Rebeschi